giovedì 19 giugno 2014

Lavoro di squadra per l’innovazione e l’integrazione aziendale

Nel continuo tentativo di far crescere il business, molti CEO si stanno rivolgendo ai CIO e all’organizzazione IT, perché la tecnologia è assolutamente essenziale per due fonti primarie di crescita: l’innovazione e l’integrazione organizzativa. Le attività che si svolgono in entrambe le aree vanno portate avanti in sincronia, perché la velocità d’innovazione dipende spesso dalla capacità di coordinamento trasversale, e perché le innovazioni non possono raggiungere una dimensione sufficiente e un impatto sufficiente se non vengono pienamente integrate nelle operations dell’azienda. Eppure, dicono l’ex preside della Harvard Business School Cash, il preside di Oxford Earl, e il direttore della ricerca di nGenera Morison, i due sforzi rimangono «atti innaturali»: troppe grandi aziende sono più brave a soffocare l’innovazione che a capitalizzare su di essa, più brave a ottimizzare le operations locali che a integrarle per il bene dell’azienda e dei suoi clienti. Per fare apparire più naturali ambedue i processi, gli autori suggeriscono di creare due team dedicati e adeguatamente supportati dall’IT: un gruppo per l’innovazione distribuita (GID) e un gruppo per l’integrazione interna (GII). Di solito i due team sono costituiti al massimo da una dozzina di persone, in possesso di un’esperienza ibrida business-IT, che vengono messe al servizio dell’intera organizzazione. Il GID funge da centro di competenza per le tecniche di innovazione, prende in considerazione nuovi utilizzi per tecnologie già sviluppate all’interno, ricerca nuovi sviluppi all’esterno dell’azienda, e mette a disposizione esperti per iniziative interne di innovazione. Il GII seleziona i progetti di integrazione più promettenti, fornisce risorse per farli partire con una strutturazione adeguata, e poi li integra nel modello operativo dell’azienda. In assenza di questi enti di supporto, dicono gli autori, l’innovazione e l’integrazione non si estenderanno abbastanza, né abbastanza rapidamente, all’interno di una grande organizzazione, da consentirle di tenere il passo con i concorrenti più piccoli, più giovani e meglio supportati dalla tecnologia, a cui l’innovazione e l’integrazione vengono molto più naturali.

http://www.hbritalia.it/blog/item/768-lavorodisquadraperl%E2%80%99innovazioneel%E2%80%99integrazioneaziendale.html#.U6KzuyjwCZQ

Global innovation index

http://www.globalinnovationindex.org/content.aspx?page=data-analysis

Italy
Strengths (Economy's best percent ranks)
Index
Pillar/Sub-Pillar/Indicator Name
Percent Rank
2.1.3School life expectancy85.7
3Infrastructure86.5
3.3Ecological sustainability100.0
3.3.1GDP per unit of energy use88.7
3.3.2Environmental performance94.2
3.3.3ISO 14001 environmental certificates96.2
4.1.2Domestic credit to private sector85.7
5.1.1Employment in knowledge-intensive services89.4
5.2.2State of cluster development88.1
5.3.3Communications, computer and information services imports, %92.7
6Knowledge and technology outputs85.8
6.1.5Citable documents H index95.7
6.2Knowledge impact90.7
6.2.4ISO 9001 quality certificates98.5
7.3.3Wikipedia monthly edits91.0
Weaknesses (Economy's worst percent ranks)
Index
Pillar/Sub-Pillar/Indicator Name
Percent Rank
1.3.3Ease of paying taxes23.4
3.2.4Gross capital formation22.1
4.1.1Ease of getting credit23.4
4.2.2Market capitalization33.6
4.3.2Market access for non-agricultural exports9.9
5.3.4Foreign direct investment net inflows19.1
6.2.1Growth rate of GDP per person engaged19.6
7.1.3ICTs and business model creation35.5
7.1.4ICTs and organizational models creation28.8
7.2.1Audiovisual and related services exports33.3
7.2.4Printing and publishing output39.7

ITIF

The Information Technology and Innovation Foundation (ITIF) is a U.S. non-profit public policy think tank based out of Washington, D.C. The organization focuses on public policies that spur technology innovation.[1] Ars Technica has described ITIF as "one of the leading, and most prolific, tech policy think tanks."[2] The University of Pennsylvania rates ITIF the fifth most authoritative science and technology think tank in the world and the third most authoritative in the United States, behind the MIT Science, Technology and Society program and the RAND Corporation.[3]
 
http://en.wikipedia.org/wiki/Information_Technology_and_Innovation_Foundation

http://www.itif.org/